Incendio nella notte. Coinvolte tre auto
Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 4, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per sedare un incendio partito da un'auto che poi ha coinvolto altre due vetture
Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 4, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per sedare un incendio partito da un'auto che poi ha coinvolto altre due vetture
Droga e soldi. È quanto i carabinieri avevano trovato, lo scorso 1° settembre, all'interno della Bmw nera con cui il 42enne Davide Buzzi e il 21enne Lorenzo Piccinini, entrambi senza patente di guida, erano arrivati davanti al bar Big Town di via Bologna con l'intento di chiedere il pizzo a Mauro Di Gaetano, proprietario del locale, prima che quest'ultimo, insieme al padre Giuseppe Di Gaetano, reagisse violentemente alla loro minaccia, uccidendo il primo e ferendo gravemente il secondo
Nel pomeriggio di venerdì 17 maggio la Polizia di Stato ha rintracciato una persona agli arresti domiciliari, che si era allontanata dal proprio domicilio non rispettando i dettami della misura a cui era sottoposta
“Vi auguro una buona vita, pensatemi ogni tanto, non dimenticatemi, ci sono stato anch'io sui questa terra”. Sono le ultime parole di Ulisse Trombini, divenuto suo malgrado famoso come il runner inseguito e insultato dal vicesindaco di Ferrara durante il lockdown.
Finiti nei guai dopo la maxi-operazione coordinata dalla Procura di Palermo, che ha portato a scoperchiare un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa estesa in tutta Italia, i due fratelli di nazionalità nigeriana, che nei giorni scorsi sono stati arrestati a Ferrara, hanno scelto la via del silenzio
Argini distrutti ed eliminati i fossati di raccolta delle acque di scolo, con l’utilizzo di un escavatore nell’area Valli del Mezzano. Il danno ambientale è stato scoperto nel corso di un sopralluogo della polizia provinciale , che ha provveduto all’immediata segnalazione del fatto alla Procura della Repubblica.
Due, in particolare, le persone segnalate all’autorità giudiziaria, cui è stato contestato, in concorso, il reato di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto, punibile con l’arresto fino a diciotto mesi e un’ammenda di non meno di tremila euro.
Ad entrambi è stata poi contestata la violazione del decreto legislativo che regolamenta le “opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità ad essa” (che prevede l’arresto fino a due anni e 51 mila euro di multa), oltre ad una sanzione di 12 mila euro per avere infranto anche la legge regionale in materia.
“Come bene ha descritto il signor Federico Montanari sulla stampa locale fra il 19 e il 20 luglio scorsi – dichiara il responsabile Aree protette, caccia e agricoltura sostenibile della Provincia, Renato Finco – la zona è effettivamente tra quelle maggiormente frequentate da birdwatchers ed ornitologi e per l’elevato valore naturalistico è stata dichiarata nel 1999 zona di protezione speciale”.
Gli stessi studi per favorirne la conservazione e il piano di gestione approvato dalla Provincia nel 2013, ne hanno confermato la particolare valenza ambientale, perché vicina alle Valli di Comacchio e perché di grande interesse avifaunistico.
“Diversamente però da quanto scritto dal signor Montanari – conclude Finco – la candidatura del Delta alla lista Mab dell’Unesco non è affatto stata respinta ma, semplicemente, è oggetto di una normale, se pur complessa, richiesta di chiarimenti, come quasi sempre accade in questi percorsi internazionali di riconoscimento”.
Il controllo effettuato dalla polizia provinciale ha accertato che i responsabili hanno prodotto il prosciugamento dei bacini, lo spianamento degli argini e la ricopertura con terreno di un canale in origine utilizzato per l’alimentazione idrica dei bacini stessi. Il tutto per la trasformazione dell’area in terreno per la coltivazione agricola.
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